giovedì 28 novembre 2013

Callegari e la fucilazione di Massimiliano d'Asburgo

 La prima escursione al di fuori della capitale avviene a metà del mese di Marzo: Callegari ha modo di vedere l'antica Tlacopan e l'Escuela de Agricoltura a santa Julia, in particolare si ferma al Collegio Salesiano dove è ospitato il sacerdote veronese Marconcini nello "spirito del mirabile apostolo Don Bosco", di abnegazione e laboriosità al servizio dell'educazione di giovani, ma soprattutto: "visitai per la prima volta Cuernavaca, l'antica Cuauhnahuàc, la sede dell'aquila… soggiorno di Cortés e dell'infelice Massimiliano", e dell'imperatore asburgico del Messico si dilunga a ricordare "il suo magnifico giardino Borda, oggi trascurato sotto la mole dell'Ajusco nevoso… la preferita dimora di Carlotta, che accolse all'epoca coloniale monaci e missionari e vi fu prigioniero l'abate Morelos, il martire dell'indipendenza.".
Callegari qui cita un vate locale. "Beato - dice un poeta messicano - colui che ha potuto vedere questo nido di felicità, estasiarsi ai profumi soavi dei suoi fiori, contemplare questo luogo fatato cielo di ammirabile purezza… calata la sera, obliando cure e pene, sognare l'avvenire, sotto il firmamento risplendente d'astri…".
La visita prosegue con annotazioni turistiche, archeologiche e naturalistiche: "oltre il palazzo di Cortés son degni di visita il museo archeologico del vescovo Plancarte saccheggiato all'epoca dell'ultima rivoluzione… in abbandono, e la piramide di Tepanzolco, di recente scoperta. La famosa grotta di Cacahuamilpa, conosciuta solo da meno di un secolo, a una trentina di Km. nello stato di Guerrero, non è inferiore a Postumia per vastità e bellezza" [1].
Massimiliano, fratello di Francesco Giuseppe imperatore d'Austria e neo-governatore del Lombardo-Veneto subentrato al novantenne feldmaresciallo Radetsky, riceve nella dorata residenza del castello di Miramare a Trieste (dove la sconfitta asutriaca del 1859 contro i franco-piemontesi l'ha relegato) la delegazione messicana guidata dal notabile conservatore Josè Maria Gutièrrez de Estrada, che gli chiede di accettare la proposta di Imperatore del Messico, su pressione di Napoleone III di Francia. Assieme alla moglie Carlotta salpa sulla fregata Novara della Marina austriaca per Vera Cruz nel 1864, ricevendo promesse di aiuti finanziari e militari dalla Francia, dal papa Pio IX (come pure la benedizione) e dal duca di Toscana Leopoldo I. Le promesse non vengono mantenute e l'imposizione straniera di una dinastia (un arciduca austriaco e una consorte belga) solleva le resistenze "repubblicane" del popolo messicano che insorge. Carlotta torna in Europa nel 1866 per perorare la causa dell'amato consorte, il quale inizia a dar segni di pazzia. Abbandonato ad un destino superiore al torbido gioco diplomatico autoritario d'alto livello tra le potenze europee (agli epigoni ormai del post-bonapartismo), Massimiliano è sequestrato dai ribelli a Queretaro e fucilato il 18 Giugno 1867 alle 6,40 del mattino: Manet impressionato dalla vicenda rappresenta la fucilazione vestendo i soldati della divisa francese… 

"L'esecuzione dell imperatore Massimiliano", Manet
Il Messico che ha conquistato definitivamente l'indipendenza dalla Spagna attraverso la presidenza del creolo Iturbide, fervente cattolico e proprietario terriero, che ha proposto la corona imperiale ad inizio del XIX secolo al legittimista e conservatore arciduca d'Austria Carlo Luigi d'Asburgo, ha abolito la discriminazione contro gli indios e limitato radicalmente l'onnipotenza dell'Inquisizione religiosa, ma non ha accolto le richieste liberali di tolleranza religiosa. Gli ufficiali giurano fedeltà allo Stato e alla Chiesa. Nel 1822 i liberali hanno convinto il generale Antonio Lopez de Santa Anna a costituire la Repubblica costituzionale su modello nordamericano, Iturbide fugge a Londra ma ritorna per organizzare la controrivoluzione, santa Anna nel nome della sicurezza nazionale si sbarazza dei ministri liberali e si proclama dittatore. E' uno stato latente di guerra civile per cui si succedono in 40 anni 73 capi di Stato, in un intricato gioco di rivalità personali! Gli Stati Uniti ne approfittano per impradonirsi della California, del Texas e del New Mexico; le adombrate riforme liberali per l'anarchia politica non riescono a rimuovere i privilegi intoccabili della classi dirigenti e del clero fondati sulla sottomissione degli indios, come l'uso del peonaggio (il proprietario terriero anticipa all'assunzione denaro all'indios che s'impegna a restituirlo col lavoro, ma di fatto è un vincolo eterno e non sdebitabile su cui si regge l'azienda agricola come rapporto forzato). Nel 1860 emerge Benito Juarez a leader liberale… In questo paese effervescente e vulcanico arriva Massimiliano, occhi azzurri e sognatori, portamento elegante, cattolico praticante, sostenitore della monarchia assoluta ma anche sinceramente rivolto ad ottenere una sovranità di avvallo "popolare" (simpatizzò timidamente per la causa liberale dell'autonomia amministrativa da Vienna del Lombardo-Veneto), nel rispetto delle posizioni "in cui Dio ha voluto mantenere gli uomini" (che si traduce in un aristocratico rispetto verso qualsiasi suddito), amante delle ricchezze e sinceramente innamorato di Carlotta.  Gutiérrez, che si era recato fino a Miramare per formulare l'offerta del trono, rappresentava il vero campione del conservatorismo messicano: ricco proprietario terriero, cattolico, era fermamente convinto che solo una monarchia poteva portare ordine nel paese, difendere la Chiesa, mantenere le indiscutibili divisioni di classe, volute da Dio stesso che aveva dato agli indios, selvaggi e sanguinari, la possibilità di conoscere la vera fede e la civiltà. I devoti messicani (quelli, beninteso, delle classi dirigenti) erano i naturali eredi della missione divina in origine affidata alla Spagna. 
Esecuzione di Massimiliano in una stampa dell'epoca
Nel 1855 però il ministro della Giustizia del governo liberale del generale Comonfort (l'avvocato Juarez, di nascita indios) ha deliberato l'abolizione di gran parte dei poteri dei tribunali ecclesiastici, ha introdotto il matrimonio civile, il divorzio e, in collaborazione col ministro delle finanze, ha nazionalizzato le immense proprietà terriere della Chiesa (vendute ai privati), chiuso gran parte dei monasteri e stabilito una diaria per i preti, a spese dello Stato. La Chiesa rifiuta di assolvere dai peccati quanti hanno giurato su questa Carta Costituzionale. Gutierrez vede in Massimiliano il Re cattolico ricco di armati che possa far cessare l'anarchia ideologica dello Stato e della società (Comomfort viene sostituito dal colpo di Stato del generale Zuloaga, Juarez viene prima incarcerato poi liberato ed eletto Primo Giudice della Corte Suprema, una parte di esercito si schiera con l'uno una parte con l'altro, le truppe liberali del generale Ortega entrano in Città del Messico nel Natale 1860 ed espellono in Nunzio apostolico e il Rappresentante spagnolo, Juarez sospende il pagamento delle obbligazioni che lo Stato messicano ha contratto con i governi stranieri inglese, francese e spagnolo…). 
Massimiliano giunge a Vera Cruz occupata dalle truppe inglesi e francesi, nel disinteresse degli Stati Uniti impegnati nella loro Guerra Civile. Quello che Gutierrez e Massimiliano non immaginano è il sogno segreto dell'ambizioso Napoleone III: dare al popolo francese una pagina di gloria imperiale con il tutorato francese della giovane repubblica in segno clericale; l'arciduca Asburgo appare fin dda subito una semplice "pedina" d'un gioco diplomatico alto e complesso… Il rappresentante francese, Pierre Alphonse Dubois de Saligny, da  l'ultimatum al governo messicano, richiedendo il pagamento di 12 milioni di dollari a titolo forfetario, a copertura del debito complessivo verso i cittadini francesi e si riserva  il diritto di pretendere ulteriori somme per i danni subiti… al Messico venivano poste condizioni assolutamente inaccettabili; i governi spagnolo e britannico, rendendosi conto delle mire francesi, preferiscono ritirare le proprie truppe, già falcidiate dalla febbre gialla endemica. Napoleone III da ordine alle truppe di marciare all'interno e occupare la capitale, ma i francesi si rendono conto che l'avventura messicana si preannuncia molto più dura del previsto: il governo di Juarez decreta la pena di morte per i collaborazionisti. La Giunta di Governo, costituita da Saligny, con la partecipazione dei maggiorenti conservatori, dichiara decaduto il governo di Juarez e proclama l'impero del Messico di Massimiliano. Francesco Giuseppe ha acconsentito alla partenza di Massimiliano, ma non gli ha promesso appoggio per non inimicarsi per ingerenze gli Stati Uniti, il Papa formula generici "voti augurali": Massimiliano può contare solo su 8.000 soldati francesi cui provvederà al mantenimento, come dovrà immediatamente risarcire una volta al potere i governi europei creditori… Illuso dal 70% di consensi di un plebiscito condotto sotto il controllo delle truppe francesi da Cuernavaca, 
Cadavere imbalsamato di Massimiliano
Massimiliano è privo di buon senso e non ha alcuna conoscenza delle reali condizioni del paese. A lungo la sua preoccupazione si concentra sulla definizione protocollare del cerimoniale di corte da buon principe asburgico romantico e tollerante. Ma fuori dal controllo dei francesi il Messico è nel caos, le accoglienze trionfali si limitano al popolo controllato dai clericali conservatori, che subito gli chiedono la restituzione dei beni sequestrati alla Chiesa. Nasce una leggenda indios per cui l'imperatore alto e biondo è una "divinità" leggendaria, ma la gran massa di campesinos è delusa dei governanti indigeni e Juarez gode di un saldo appoggio degli Stati Uniti. Il Colonnello Dupin conduce una spietata controguerriglia che gli inimica completamente la popolazione della Sierra; Napoleone è alle prese con una popolarità declinante in patria e vuole ritirare le truppe dalla costosa avventura messicana, Carlotta preoccupata da queste voce si reca a Parigi per mediare attraverso l'Imperatrice francese Eugenia… Giungerà prima nella corte paterna in Belgio dove le verrà diagnosticata l'alienazione mentale… Napoleone chiede l'abdicazione al trono messicano, Massimiliano non ha rispettato l'obbligo del mantenimento finanziario delle truppe francesi; ritira quindi i suoi soldati nel 1867. Gli Stati Uniti non riconoscono l'Impero, a Massimiliano restano poche migliaia di fedeli. Un tribunale militare lo condanna a morte il 19 Giugno: i paesi europei e la Chiesa mostrano un'indignazione di prammatica, ma nessuno s'è mosso in favore di Massimiliano. 
Callegari affronterà successivamente al viaggio in alcuni testi divulgativi la tragica avventura del romantico imperatore (cui già un fortuito ritrovamento di epistolario nel Museo Bottacin di Padova nel 1907 l'aveva avvicinato) e si sofferma sulla visita a Queretaro, il luogo della fucilazione, già a lungo divenuto tra XIX e XX secolo un paradigma "romantico" della crudeltà della lotta politica e dell'ingiustizia in molti intellettuali americani ed europei: "gli ultimi giorni di Marzo mi recai a Querétaro… mi attraeva il ricordo del dramma consumatosi nel giugno del 1867… fondata nel 1440 dagli Othomi con il nome di Taxco, luogo di danza, oggi conta 40.000 ab… stupito al lusso fantastico dell'interno delle sue chiese: il Convento di S. Clara, di S. Agostino, di Santa Rosa di Viterbo, di S. Domingo, di S. Antonio, di Santa Cruz, sovraccarichi di sculture roccocò e barocco, espressione dello stile churrigueresco. Vi conobbi il signor Eraclio Cabrera, innamorato dell'Italia, appassionato cultore di studi d'arte e illustratore della sua città, su cui versarono tesori i grandi artisti Tresguerras, Bartolico, Gudiño, Casas… Il piccolo museo storico conserva molti interessantissimi ricordi della guerra del 1847 contro gli Stati Uniti e dell'epoca dell'assedio del 1867, il calamaio e il tavolo su cui venne firmato l'atto di morte di Massimiliano, il feretro con le tracce del suo sangue, che servì a portarne il cadavere dal Cerro de la Campanas al Convento de Capuchinas, il triste pellegrinaggio alla modesta e fredda cappella votiva sul luogo della fucilazione… di lui parlano tutti i luoghi e qualche vecchio ancora se ne ricorda con devoto rispetto, Ignazio Muñoz Flores mi donò una serie di fotografie inedite" [2]. Le foto che sono presenti nel fondo inedito della Biblioteca Civica di Verona. 

[1] CALLEGARI G. V., La mia escursione... cit., pp. 277-279; siti consigliati: www.cronologia.leonardo.it/storia/biografie/maximili.htm
www.uow.edu.au/~morgan/maxa.html
il vescovo Francisco Plancarte y Navarrete, studiando presso il Collegio Pio Latino Americano di Roma, s’interessò d’archeologia alla fine del XIX secolo, e resse al ritorno in patria le diocesi di Tucubaya, Michoachàn, Ceurnavaca e Campeche, continuando ad interessarsi di archeologia fino alla morte nel 1919; BCVR, FIC, Cartella 2, campesinos dispersi nella spianata, in attesa lungo la ferrovia, Ferrocarril, Cuernavaca ; Cartella C4, Altopiano meridionale, 12 post card su Cuernavaca: Quinta de Maximiliano,Casa de Maximiliano; Cascate di San Antonio o Carcuba, panorama 1923, nel retro Callegari scrive alla moglie che si recherà ad esplorare una caverna sconosciuta accanto al Rio Blanco (forse Cocahuamilpa?) e che “il Messico è un sogno”; statua, castello in stile gotico ed entrata di giardino pubblico non identificata; Lojarto de San Anton, serpente scolpito nella roccia, Cuernavaca; Piramide di Teopanzolco; Salto San Anton; 6 post card, 6 fotografie e una riproduzione iconografica sulla grotas de Cocachuamilpa, 1923: veduta generale, stalattiti particolari e dettagli in fotografie, El trono de la Reina; piazzole ipogee; caverne sotterranee, un lavorante con carriola; riproduzione iconografica del sistema geologico del Rio Anacuadas per linee orogenetiche di livello disegnate sulla carta geologica geografica della zona, compreso il fiume nel suo percorso carsico che origina le grotte.
[2] CALLEGARI G. V., La mia escursione... cit., pp. 280-281; sulla tragedia di Queretaro: ALVAREZ DE LA TORRE  M.M., Queretaro o una lagrima en recuerdo del funesto dia 19de junio de 1867, Sevilla 1868; ARIAS DE DIOS J., Reseña histórica de la formación y operaciones del cuerpo de Ejército del Norte durante la intervención francesa, sitio de Querétaro: y noticias oficiales sobre la captura de Maximiliano, su proceso íntegro y su muerte, México 1867; CALDERON IGLESIAS F., La traicion de Maximiliano y la capilla propiciatoria, México 1902; CALLEGARI G. V., Die Maximilianische Sammlung im Museum Bottacin (Museo Civico di Padova). Zum 40 Jahrestag der Ermordung Inrer Majestat des Kaisers Ferdinand Maximilian von Mexico, Padova 1907; CHIAJA G., Queretaro. Canto, Napoli 1888; DOMENECH E., Histoire du Mexique. Juarez et Maximilien. Correspondances inedites des presidents, ministres et generaux Altamonte, Santa-anna, Guitierrez, Miramon, Marquez, Mejia, Paris 1868; HASELBERGER A., Maximilian I. Kaiser von Mexiko. Drama in 5 Akten, Insbruck 1909; Eraclio Cabrera, archeologo del Nord dello stato di Queretaro, ne elaborò il Progetto archeologico, e fu politico di area cattolica dal 1910, collaboratore all’educazione indigena attraverso i dipartimenti statali di ricerca antropologica ed etnografica; BCVR, FIC, Cartella 1, fotografia de la Cruz myragliosa, Queretaro; 11 post card, 4 stampe e 17 fotografie  di Queretaro: l’entrata d’una prison ; Monumento all’eroina dell’Indipendencia Josefa Ortiz de Dominguez; Museo di Massimiliano; una chiesetta (nel retro scrive a Callegari datando 1925 Adriano Marconcini con affetto “in questo suolo inzuppato di storia Asburgo”); la cassa da morto, Casa de Maximiliano; la Cappilla de Maximiliano; stampe del Cadaver embalsamado de Fernando Maximiliano de Hapsburgo, del Fereto de Ferdinando Maximiliano je Hapsburgo en la beveda imperial de Viena, de el Carro de las Campanos dios despues de la ejecucion de Fernando Maximiliano de Hapsburgo y sus general Migule Miramon..., de la Ejecucion de Fernando Maximiliano de Hapsburgo y sus generales...; Claustro (chiostro) de la Congregation; Convento diSan Francesco e Convento de Capucinas ; pulpito barocco di Santa Clara, del Patio d’una casa ; Cupula de san Augustin, muretto a secco con croci sulla campagna; Santa Teresa, Mexico D. F., santa Rosa, Prejon de Santa Clara; portico della casa di Las Viscania.

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